Clarettiani

"Il meglio che ci si può aspettare è di evitare il peggio." Italo Calvino

Premessa

Change

Chi ben comincia
è a metà dell'Opera ; )
Anonimo

By Francesco Murru*

L'Inciampo del Carapace è una fonte informativa presente su vari socials - gestita da me e da alcuni amici ex focolari che si sono aggiunti strada facendo. In questo Blog propongo una narrazione alternativa a quella ufficiale sul movimento dei focolari e quelli che per me sono stati gli errori di Chiara Lubich e di chi l’ha male consigliata.

Dopo oltre venti anni di esperienza tra le fila focolarine ho sentito la necessità di prenderne le distanze. Mi sono rifatto una vita e ogni giorno cerco di conquistarmi un briciolo di senso e felicità.

Per i focolarini ero diventato ingestibile; i miei dubbi, le mie perplessità, la fede che iniziava a vacillare, erano diventati scomodi per loro, e come in una malattia autoimmune, mi sono sentito “rifiutare” dall’organismo cui facevo parte

Immagino che per tanti non sarà semplice trovarsi d’accordo con i contenuti che seguono. Per chi avesse argomenti contrari, basta ribadire punto per punto con la pace e serenità degli angeli. Non accetterò prese di posizione talebane, discorsi fuorvianti o benaltrismo.

Insomma sarebbe fantastico un dialogo tra adulti. Chi non ne è capace, per favore astenersi. Buona lettura.

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Photo by
Nataliya Vaitkevich

*Sono stato nel movimento dei focolari dal 1988 al 2011. Prima nelle fila giovanili (GEN) poi come consacrato in vari focolari nel mondo. Vivo e lavoro in nord Europa. Sono membro attivo e collaboro con Oref (Organizzazione Ex Focolari) organizzazione internazionale che riunisce donne e uomini che, dopo averne fatto parte, hanno preso le distanze dal cammino spirituale del Movimento dei Focolari di Chiara Lubich avendone riconosciuti i limiti, gli abusi e rifiutate le prassi. (vedi link)

Commenti

  1. Carissimo amico, sono un interno da ... più di 40 anni, non ti ho "ucciso" e non ti ucciderei mai. Le tue riflessioni critiche sono anche mie, non nel senso che le condivida, anche se in parte può essere, ma piuttosto in quanto mi sento, con te, parte di un tutto, nel quale, pur con ruoli e responsabilità differenti, ognuno ha avuto un ruolo liberamente esercitato. Anche tenendo conto delle normali pressioni che gli uomini e le donne svolgono l'uno sull'altro. Perciò, se e quando vorrai, sappi che la mia porta, di casa e dell'anima, per te sarà sempre aperta.

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    1. Guarda non potevi farmi regalo più grande con questo tuo commento. Prossimamente scriverò un post sul meta-linguaggio dei focolarini, zeppo di doppi legami (se ti va leggiti il post che ho scritto su questo tema ti ci rispecchierai in pieno). Queste tue parole sono un esempio eccezionale di questo linguaggio intortato, che prova a dire tutto ma dice niente, sopratutto incomprensibile a tre centimetri fuori dal tuo focolare. Per cui ti userò come esempio madre.
      Provo a spiegarti il perché anche se temo che dopo oltre 40 anni in quell'ambiente ti risulterà difficile capirmi. Iniziamo.
      1) Mi chiami "carissimo amico" e manco so chi sei.
      2) Le mie riflessioni critiche sono anche tue, ma non le condividi o forse sì... lo sai solo tu.
      3) Ti senti con me parte di un tutto?
      Eh? cosa significa? Di certo non mi sento e non voglio fare parte di quel qualcosa di cui fai parte tu, mi sembra lapalissiano.
      4) Ruolo liberamente esercitato?
      Permettimi di dissentire. All'interno del movimento dei focolari la libertà é merce davvero rara. Io ho capito cosa fosse quel secondo dopo che ho deciso di prenderne le distanze.
      5) Le normali pressioni che gli uomini e donne svolgono l'uno sull'altro.
      Immagino volessi dire "esercitano". Ma in un contesto settario come quello che vivi tu di normale c'é ben poco, ma sopratutto le pressioni cui ti riferisci sono frutto dell'impianto matriarcale geriatrico del movimento e non sono "normali" piuttosto malate e pericolose.
      6) La porta di casa e dell'anima la tiene aperta per me?
      Ti ringrazio per la generosità ma se poi manco ti firmi, puoi capire bene che le tue parole stanno a zero. Tutte buone intenzioni, ma ahimè tali resteranno.

      Credimi, mi dispiace cercare di farti capire l'ovvio. Rispondere a questo tuo commento é per me come sparare sulla croce rossa. Me l'hai davvero servita su un piatto d'argento.
      Da come scrivi ho un nutrito sospetto di sapere chi sei; riconosco lo stile. T.M.? Chissà...
      Buona giornata

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  2. Poco tempo fa una focolarina mi ha detto: noi preghiamo per te, grazie, male non mi farà, noi preghiamo per te perché tu capisca!!! Ma il buon vecchio noi abbiamo ragione e tu hai torto che fine ha fatto??? Ma

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